Affitti Brevi: Un Panorama Normativo Complesso
Gli affitti brevi rappresentano una modalità di locazione abitativa che si è notevolmente sviluppata negli ultimi anni, spesso per finalità turistiche. Queste locazioni sono regolate da un complesso insieme normativo che comprende la legge 431/1998, il codice civile e il DL 50/2017. L’incremento di piattaforme come Airbnb ha ampliato ulteriormente le opportunità e le sfide per i locatori, spesso definiti “host”.
Affitti Brevi a Aziende e Professionisti: Un Trend in Crescita
Sulle piattaforme di locazione come Airbnb, si osserva un crescente interesse da parte delle aziende nell’affittare immobili per ospitare i propri dipendenti, o dei professionisti in viaggio di lavoro. Questo trend apre nuove prospettive per gli host, ma introduce anche specifiche complessità.
La Fatturazione e le Sue Sfide
Uno dei principali ostacoli per gli host privati emerge quando un ospite in viaggio d’affari richiede una fattura per dedurre il costo dell’affitto dalle tasse aziendali. In Italia, solo chi possiede una partita IVA può emettere fatture. In assenza di questa, il proprietario può solamente rilasciare una ricevuta per l’affitto, che deve includere una marca da bollo per importi superiori a €77,47.
Intestare la Ricevuta: Una Scelta Cruciale
Una domanda frequente tra gli host è: “a chi intestare la ricevuta per affitti brevi in caso di azienda o professionista?” La ricevuta può essere intestata liberamente. Tuttavia, se viene intestata ad una azienda o a un soggetto che opera nell’esercizio di impresa, l’host non potrà optare per la cedolare secca al momento della dichiarazione fiscale. Sebbene l’interpretazione fornita dall’Agenzia delle Entrate sia stata oggetto di smentite giurisprudenziali, resta il consiglio di non contrapporsi fino a un chiarimento definitivo.
La Scelta dell’Host: Cedolare Secca o Clientela Business?
Gli host si trovano dunque di fronte a un bivio: optare per la cedolare secca, rinunciando ai viaggiatori d’affari, o attirare quest’ultima clientela, accettando di non poter utilizzare la cedolare secca per quei contratti. Un’alternativa è specificare nelle regole della casa la stipula di contratti di locazione esclusivamente per finalità turistiche. In questo caso, si può emettere una ricevuta per locazione abitativa con finalità turistica, che potrebbe non essere idonea ai fini fiscali per l’ospite in viaggio d’affari.
Conclusione: Una Scelta Strategica per gli Host
In conclusione, gli host possono ospitare sia viaggi di lavoro che di turismo. Operando come privati, non possono emettere fatture, ma solo ricevute. Inoltre, l’intestazione della ricevuta ad aziende o professionisti implica la rinuncia alla cedolare secca per quel contratto. Questa realtà richiede agli host una decisione strategica basata sui propri obiettivi e sulla clientela che desiderano attrarre.