Introduzione
Per i proprietari di immobili, è sempre più popolare l’opzione di locare a turisti, e, approcciando questo argomento, molti si chiedono che differenza c’è tra casa vacanze e affitti brevi.
In questo articolo, cercheremo di definire quelle principali. Scendere molto nel dettaglio risulta difficile, poiché il turismo è una materia di competenza concorrente delle regioni dal punto di vista normativo. Di conseguenza, ogni governo regionale ha impostato regole proprie che rendono la burocrazia e le specifiche di queste due forme di alloggio uniche in ogni regione.
Casa Vacanze: Caratteristiche e Normative
Le case vacanze sono strutture extra-alberghiere che offrono alloggi temporanei come stabilito dall’articolo 6 della legge 217/1983. Lo stesso articolo introduce la la possibilità per i governi regionali di introdurre ulteriori forme di strutture ricettive. Con differenze da regione a regione quindi, le case vacanze possono essere imprenditoriali o non imprenditoriali e possono includere servizi aggiuntivi come pulizia e trasporti. Le case vacanze hanno obbligo di SCIA e devono rispettare norme di sicurezza, standard igienico-sanitari, e requisiti di gestione fiscale secondo la normativa regionale di riferimento.
Affitti Brevi: Definizione e Evoluzione Normativa
Gli affitti brevi, o locazioni turistiche, traggono origine dalle disposizioni del codice civile (come sancito dall’art. 53 del codice del turismo) e riguardano l’affitto di immobili per periodi inferiori a 30 giorni. Gli articoli del codice civile che riguardano la locazione vanno dal 1571 al 1614. Originariamente meno regolamentati, gli affitti brevi hanno visto un aumento degli obblighi normativi, inclusi la sicurezza, la comunicazione con le autorità di polizia e la tassazione. Gli ospiti che soggiornano in questo tipo di strutture devono firmare un contratto di locazione ai sensi dell’art. 1 della legge 431/1998. Non sono ammessi servizi aggiuntivi salvo le pulizie tra un soggiorno e l’altro.
Impatto delle Riforme Normative del 2023
Le recenti riforme del 2023 hanno introdotto requisiti di sicurezza, come gli estintori, e la necessità di una SCIA nel caso gli affitti brevi siano gestiti in forma imprenditoriale, riducendo il divario con le case vacanze. In questo articolo puoi trovare maggiori informazioni sulle modifiche introdotte nel 2023 dal DL anticipi e dalla legge finanziaria.
Tassazione e Adempimenti Amministrativi
Gli affitti brevi sono tassati con cedolare secca al 21% su un alloggio, al 26% sui successivi. Non universalmente accettata è la possibilità di optare per la cedolare secca anche per le case vacanze non imprenditoriali. Gli altri adempimenti amministrativi, inclusa la tassa di soggiorno e la comunicazione delle presenze agli enti locali e alle autorità di polizia, sono comuni ad entrambe le forme. Per maggiori informazioni sulla tassazione di affitti brevi e case vacanze, leggi questo articolo.
Conclusione: Che Differenza c’è tra Casa Vacanze e Affitti Brevi
Pur traendo origine da diverse fonti normative, le differenze tra case vacanze e affitti brevi si stanno riducendo, con entrambe le opzioni che devono navigare un panorama legislativo complesso e in evoluzione. La scelta tra le due dipenderà dalle esigenze specifiche del proprietario e dall’ubicazione dell’immobile, oltre che da un’analisi della normativa regionale di riferimento.
